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L'ANNATA

ANNATA 2010

ANDAMENTO CLIMATICO

Il decorso stagionale ha avuto inizio a partire da un inverno lungo e piovoso, in cui le temperature minime hanno toccato i minimi storici. In particolare, nella giornata del 19 dicembre 2009 si sono raggiunti i – 18 C°, che rappresentano la temperatura più bassa degli ultimi 40 anni. Gli effetti di queste rigide temperature si sono evidenziati al germogliamento con manifestazioni di disseccamento di parti o di intere piante, specialmente per la varietà sauvignon blanc. Per queste ragioni la ripartenza vegetativa è avvenuta in leggero ritardo rispetto alla media, circa 5- 8 giorni. La fioritura delle varietà precoci è avvenuta in un ambiente umido e piovoso, mentre le condizioni climatiche sono nettamente migliorate nelle fioritura delle varietà tardive come la malvasia istriana, riesling renano e alcuni biotipi di sauvignon blanc. Nonostante le condizioni non ideali, l'allegagione è stata buona o sufficiente, tranne che per alcune tipologie di pinot grigio e di sauvignon blanc da biotipi italiani dove si è avuto una bassa fecondità con relativa formazione di grappoli eccessivamente spargoli. Il decorso stagionale estivo è stato caratterizzato da brevi tratti di bel tempo alternati a periodi piovosi in cui le temperature si sono mantenute sotto la media stagionale. L'unico periodo tipicamente estivo, con temperature elevate e con una relativa siccità, è stato quello delle due settimane a cavallo del 20 luglio. Dopodiché il tempo si è mantenuto in un'alternanza di piogge e brevi periodi soleggiati che hanno permesso l'insorgere di alcune infezioni botritiche sulle uve.

Dal 20 agosto l'anticiclone delle Azzorre ha permesso un periodo stabile e di bel tempo, durante il quale le uve hanno potuto maturare con un interessante equilibrio aromatico per un clima sostanzialmente fresco e poco umido. La vendemmia è iniziata, per le varietà precoci, il 9 settembre ed è stata interrotta diverse volte da piogge che hanno messo a dura prova le capacità organizzative della raccolta. Infatti le frequenti bagnature dei grappoli hanno permesso l'insorgere di alcuni focolai di botritis, rallentando così le operazioni vendemmiali per la necessaria selezione manuale dei grappoli o degli acini direttamente in vigneto. La vendemmia si è conclusa i primi giorni di ottobre con una corsa contro il tempo per poter assicurare la raccolta di uve giustamente sane e mature. Per riuscire in questo intento l'azienda ha dovuto quasi raddoppiare il personale impegnato nelle operazioni vendemmiali. E' stata una raccolta eseguita in un clima veramente autunnale con temperature minime che hanno sfiorato i 6 C°, condizioni che però ci hanno avvantaggiato sulla preservazione aromatica delle caratteristiche varietali. L'annata può essere catalogata come una tra le meno calde e più piovose degli ultimi anni, in completa contro tendenza rispetto al riscaldamento globale tanto catastroficamente annunciato. Per le condizioni climatiche estive, potrebbe ricordare annate come la '89 - '92 - '96 - '98 - '05, anche se non si possono trovare le stesse relazioni a riguardo delle caratteristiche organolettiche dei vini ottenuti. Senza dubbio la caratteristica più sorprendente è lo straordinario equilibrio di tutto il quadro espressivo, reso possibile da una marcata integrazione fruttata anche se il volume gustativo risulta essere di minor impatto rispetto alle annate precedenti. Sul fronte della produzione, possiamo dire che è stata un'annata di scarsa quantità, a causa della minor fertilità delle gemme e del minore sviluppo dei grappoli. Ma la flessione produttiva si è aggravata anche per la selettività della cernita vendemmiale, rigorosamente attuata per escludere dalla vinificazione tutto ciò che non era perfettamente sano e di elevata qualità.