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L'ANNATA

ANNATA 2020

ANDAMENTO CLIMATICO

Un sostanziale equilibrio delle condizioni ambientali stagionali, senza eventi estremi, è stata la caratteristica principale di questo millesimo. Situazione climatica che ha permesso una buona produttività e il raggiungimento di un’interessante maturità delle uve.

CONDIZIONI CLIMATICHE

Come spesso accade negli ultimi anni, indipendentemente dalle temperature minime invernali, il repentino aumento delle temperature nei primi giorni di marzo porta ad un anticipo del germogliamento della vite, che nel 2020 è stato di circa 5 giorni.

Il germogliamento è avvenuto nei primi giorni di aprile, mese che ha registrato temperature superiori alla tendenza storica e una prolungata siccità. La ridotta disponibilità idrica di inizio stagione ha influenzato il germogliamento inducendo una disformità di crescita dei germogli.

Dopo questa fase e a partire da fine maggio la disponibilità idrica è ritornata nella norma, permettendo un ottimale sviluppo della fioritura e successivamente un favorevole accrescimento degli acini. La fioritura è iniziata ben 10 giorni prima rispetto all’annata precedente (2019) e a causa delle favorevoli condizioni termiche iniziali si è completata in circa una settimana (dal 29 maggio al 6 giugno). A partire e per tutto il mese di giugno la frequenza delle piogge si è mantenuta alta con un netto calo termico. Condizione climatica che è risultata favorevole allo sviluppo vegetativo e all’accrescimento degli acini.

La parte centrale dell’estate è stata tutto sommato molto ben equilibrata, tra distribuzione della piovosità e temperature mai estreme. In gran parte delle giornate le temperature massime sono state tra i 30° ei 35°C., senza quasi mai superare la soglia dei 35°C. Questo quadro termico attenuato ha determinato un rallentamento dello sviluppo fenologico della vite, portandolo in linea quasi con la media storica. Dalla parte finale di luglio fino alla raccolta abbiamo avuto una diminuzione della disponibilità idrica, ma senza creare grossi problemi di stress idrico per la pianta. L’invaiatura delle varietà precoci è iniziata dalla fine di luglio per il pinot grigio e dai primi di agosto per le varietà tardive. La raccolta è iniziata i primi di settembre; solo alcuni lotti di pinot grigio sono stati raccolti alla fine di agosto.

CONSIDERAZIONI VITICOLE E ENOLOGICHE

La siccità di inizio stagione ha comportato una minor fertilità delle gemme, che si è tradotta in un minor numero di grappoli per germoglio e quindi per pianta. Un’ottimale fioritura e le favorevoli condizioni pluviometriche e termiche di giugno hanno favorito la moltiplicazione e la distensione cellulare degli acini che hanno portato, se pur con un numero inferiore di grappoli, ad un incremento del numero di acini e ad un maggior loro peso (+8%). Il decorso stagionale è stato caratterizzato da una minor disponibilità di calore rispetto alle ultime annate, ma soprattutto non si sono verificate quelle situazioni di stress idrico e termico che recentemente stanno caratterizzando le annate a causa del cambiamento climatico. Dal punto di vista della qualità delle uve raccolte, si può affermare che l’annata 2020, proprio per la regolarità delle condizioni ambientali, ha espresso uve molto equilibrate nei vari componenti accumulati, con un buon equilibrio tra gli acidi organici e gli zuccheri. Una maturità aromatica che ha fortemente caratterizzato l’espressività del vitigno, ma soprattutto ha manifestato le caratteristiche dei vari cru da cui derivano le uve. In fine va detto che, solo l’evoluzione nel tempo dei vini di questa annata ci permetterà di comprendere la vera nobiltà di questo millesimo.