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L'ANNATA

ANNATA 2014

ANDAMENTO CLIMATICO

Verrà ricordata come un’annata non facile per la gestione viticola e specialmente per tutto il lavoro che si è reso necessario per garantire la sanità ed un’ottimale maturazione delle uve. L’alta frequenza delle piogge ed un clima decisamente più fresco nel periodo estivo hanno condizionato la fisiologia della vite, rallentandone lo sviluppo ed allungando i tempi di maturazione del frutto.

Il decorso stagionale ha avuto inizio da un inverno mite, che ha permesso un germogliamento anticipato di circa 17 giorni, facilitato anche da un mese di marzo siccitoso. Aprile è stato caratterizzato da giornate molto calde, ma anche da forti escursioni termiche, con temperature minime che hanno raggiunto i – 2°C (16 aprile), provocando delle gelate tardive su varietà sensibili. La fioritura è iniziata, per le varietà precoci (pinot grigio e chardonnay), verso il 15 maggio, in anticipo di circa 13 giorni rispetto alla media storica. Il calo termico di questo mese ha determinato un allungamento della fioritura, che si è completata in 14 giorni, facendo perdere quel carattere di precocità dell’inizio stagione.

Con l’allegagione, a metà giugno, è iniziato un lungo periodo con clima fresco e giornate sovente nuvolose, il che ha portato le temperature massime ad essere sempre al di sotto della media di circa 2 °C. Con il termine dell’allegagione, alla fine di giugno, le precipitazioni sono divenute molto frequenti e si sono mantenute tali per tutto il mese di luglio e agosto, mesi che in genere esprimono un periodo di marcata siccità.

In questo non esaltante periodo meteorologico, specialmente a partire da agosto, sono comparsi i primi focolai di marciume e botritis sui grappoli maggiormente compatti. Sono queste le condizioni in cui diventa determinante e fondamentale una particolare gestione viticola che, attraverso mirati interventi manuali sulla chioma, va a modificare il microclima della zona grappoli. A tale scopo, si sono resi necessari ripetuti passaggi manuali per rimuovere le foglie basali permettendo l’insolazione diretta dei grappoli, la vendemmia verde per migliorare la distribuzione nello spazio degli stessi, e, in alcune varietà, persino l’intervento sulla morfologia del grappolo attraverso il taglio dell’apice o delle ali al fine di ridurre la compattezza ed il volume.

La maturazione delle uve è avvenuta in una dinamica abbastanza lenta, dove è risultato determinante dosare pazienza e fermezza nell’attendere comunque il raggiungimento della maturità aromatica delle uve, evitando di incorrere in una vendemmia prematura dettata dall’ansia e dall’instabilità metereologica.

La raccolta manuale è stata anch’essa più lenta del solito, dovendo dedicare una maggior attenzione alla sanità di tutti gli acini grappolo per grappolo; a tale scopo si è reso necessario aumentare considerevolmente il numero dei vendemmiatori.

Come similitudine climatica la 2014 è un’annata che si può confrontare con la 2010, 2005, 1998, 1996 e 1989. Tutte annate che hanno espresso un’evoluzione lenta dei loro vini, permettendo, particolarmente in alcune, di esprimere spiccate doti di longevità e di mineralità. E’ un’annata classica da “Cool Climate” dove il clima continentale fresco è prevalso totalmente su quello mediterraneo.
Aspetti tipici dei vini di questa annata sono una minor alcolicità (± - 1% alcool), un’acidità nella media, ma con livelli maggiori di acido malico, una struttura olfattiva e gustativa più verticale, un’espressione aromatica maggiormente rappresentata da note floreali agrumate e minerali, piuttosto che fruttate mature ed esotiche.