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L'ANNATA

ANNATA 2019

ANDAMENTO CLIMATICO

L’andamento stagionale di questo anno è stato caratterizzato da un alternarsi di condizioni favorevoli e sfavorevoli, che hanno determinato in genere una minor produttività dei nostri vigneti. 

CONDIZIONI CLIMATICHE

Un inverno nella norma ha permesso un leggero anticipo del pianto della vite, 20 marzo, e così del germogliamento che ha avuto avvio, senza bruschi cali di temperatura, dai primi di aprile per le varietà precoci.

Segue poi un mese di maggio molto sfavorevole allo sviluppo dei germogli, dove freddo e pioggia hanno quasi bloccato la vegetazione. Abbiamo avuto un rischio di gelata tardiva per ben tre giorni successivi, il 5, 6 e 7 maggio: mai in uno stato così avanzato della stagione si è registrato un fenomeno termico di questo tipo. Tutto il mese di maggio è stato caratterizzato da piogge e temperature basse, con nevicate fino a basse quote nelle vicine Prealpi. Questa situazione ha bloccato lo sviluppo dei germogli e creato uno stato di leggero squilibrio nutrizionale oltre che di efficienza fotosintetica. A fine maggio è iniziata la fioritura delle varietà più precoci (chardonnay) in una situazione climatica umida e di basse temperature. Nel proseguo della fioritura il tempo è migliorato, esprimendo temperature quasi estive. Di queste condizioni hanno beneficiato specialmente le varietà più tardive (tocai, malvasia, merlot). Questo particolare condizione climatica si è tradotta in una maggior spargolicità dei grappoli specialmente su chardonnay, sauvignon blanc, pinot grigio e pinot nero. Il mese di giugno è stato dominato dal bel tempo e tendenzialmente caldo e siccitoso nella parte centrale. La vegetazione ha recuperato un ottimo stato di pigmentazione e di sviluppo, segno di un altrettanto ottimale assorbimento radicale oltre che di ottimale attività fotosintetica. La fase fenologica dell’allegagione è stata leggermente in ritardo rispetto alle ultime annate (1-2 settimane). In questo mese si sono registrate temperature nettamente al di sopra della media storica (36/38 °C.) e un inizio di stress idrico. Nella prima fase del mese di luglio le temperature sono diminuite, specialmente nella seconda settimana, per alcuni temporali che hanno rinfrescato l’aria senza grandi precipitazioni. Da segnalare la grandinata del 13 luglio, che in alcuni vigneti ha creato alcuni danni alla chioma. Da questo fenomeno non piacevole si è passati ad una fase soleggiata calda e di ottima escursione termica (16 ° - 33°C.). Fase fenologica in ritardo di circa 10 giorni rispetto alle ultime annate. Grazie a questa provvidenziale fase asciutta e soleggiata si è potuto avere una buona cicatrizzazione delle ferite provocate dalla grandine sugli acini e l’emissione di nuove foglie sulla parte apicale della chioma che parzialmente era stata compromessa. Agosto continua con il bel tempo e con una marcata siccità. Anche se quest’ultimo favorevole periodo ha fatto recuperare un po’ di ritardo precedentemente registrato, complessivamente il ciclo vegeto-produttivo della vite nel 2019 è risultato essere più lungo di 9 giorni rispetto alla media e di ben 12 giorni rispetto alla precedente annata, la 2018.

CONSIDERAZIONI VITICOLE E ENOLOGICHE

Una fredda e piovosa primavera, unita ad una fase estiva siccitosa, nonché un evento grandinigeno, sono stati i principali fattori che hanno determinato un’annata di bassa produttività. Fortunatamente le ottimali condizioni climatiche di fine agosto e settembre hanno permesso di portare a maturazione le uve in un buono stato di equilibrio tra acidità, zuccheri e maturità aromatica. Se pure il ritmo di maturazione è stato tendenzialmente più lento, il protrarsi della bella stagione ha permesso il raggiungimento di una buona maturazione fenolica anche per le varietà rosse come il Merlot.