L'ANNATA

ANDAMENTO CLIMATICO

Le rigide temperature invernali, che si sono protratte per tutto il mese di febbraio, hanno ritardato la circolazione della linfa e quindi l’inizio del germogliamento di almeno 7-10 giorni rispetto alla tendenza delle ultime annate. Questo maggior tempo disponibile è stato propizio per permetterci di terminare le varie operazioni di potatura e di sistemazioni strutturali dei vari vigneti.

CONDIZIONI CLIMATICHE

Le gelate tardive del 6-7-8 aprile hanno colto un germoglio ancora in fase di apertura, con una sola fogliolina dispiegata, e in alcune varietà ancora con delle gemme appena ingrossate. E’ stata una gelata eccezionale che si è manifestata non come la classica gelata per irraggiamento (inversione termica), ma per convenzione e cioè masse di aria gelida in spostamento. Questa particolare manifestazione termica ha reso inopportuno l’impiego delle nostre Wind Machines (torri di ventilazione), in quanto, essendo le temperature in quota uguali a quelle al suolo, è risultato inutile rimescolare gli strati d’aria per avere un vantaggio termico. A causa del basso stato idrico del suolo, che ha determinato una maggior concentrazione in zuccheri della linfa (e quindi un abbassamento del punto di congelamento del germoglio) e del precoce stadio fenologico della vite, i danni sono stati molto marginali.

Ad un aprile abbastanza asciutto è seguito un mese di maggio molto piovoso. Le condizioni di umidità elevate e l’intensità di bagnatura hanno determinato intensi attacchi di peronospora nei vigneti in modo molto diffuso. I danni, che si sono registrati soprattutto sui grappoli, sono stati anche ingenti, specialmente in alcuni igneti. Si sono resi necessari diversi interventi manuali per asportare foglie e grappoli infettati in modo di diminuire l’inoculo delle spore. Dalla metà di giugno il bel tempo e le alte temperature hanno permesso il miglioramento fisiologico generale della vite. A causa di un mese di maggio freddo e piovoso la fioritura è avvenuta in ritardo specialmente per le varietà più precoci. Iniziata verso il 10 giugno (10-13 giorni in ritardo) si è completata in 8 giorni con un’ottimale allegagione dei fiori per una favorevole situazione climatica. Da giugno si è poi assistito ad un progressivo incremento termico, senza però esprimere temperature estreme. Nel periodo estivo si sono susseguiti periodi caldi a periodi più freschi, specialmente avvicinandosi alla fase di maturazione e quindi alla vendemmia delle uve. Gli eventi piovosi sono risultati scarsi e sempre al di sotto della media stagionale, determinando severe condizioni di stress idrico, che ci hanno indotto a intervenire con mirate irrigazioni a goccia nei vari nostri cru, a seconda della portanza idrica dei suoli. Le favorevoli condizioni ambientali hanno indotto un veloce accrescimento delle bacche, che hanno fatto sì che i diversi vitigni hanno iniziato la maturazione nello stesso periodo stagionale, rinunciando alla solita scalarità tra di loro. L’invaiatura è iniziata durante la seconda settimana di agosto con un ritardo di circa 10 giorni rispetto alla media storica recente. La 2021 sarà ricordata come un’annata caratterizzata da una vendemmia tardiva, che prendendo l’avvio dalla fine della prima decade di settembre per le varietà precoci, potrà essere assimilata a quelle che abbiamo avuto negli anni ’80. Le caratteristiche salienti di questo millesimo possono essere riassunte in una ottima concentrazione zuccherina unita ad un buon livello acidico delle uve. I pH si sono manifestati più bassi del consueto a causa di una minor disponibilità del potassio nel suolo dovuta allo stress idrico. Queste particolarità costituzionali, unite alle prime valutazioni sensoriali dei prodotti, indicano una chiara tendenza dei vini ad esprimersi con una buona tensione acido sapida, di buona struttura e con un alto potenziale di longevità. Simili alla 2021 possono essere ricordate le annate: 2019, 2016 e 2009.